… Shardik (qualcuno ha letto l’omonimo romanzo di Addams? E’ citato nel libro da King) il cyborg è il primo ed anche il luogo che protegge, la cabina metallica (Chissà perché nella mia mente l’ho sempre associata a quegli enormi ripetitori TV il cui solo passarvi vicino mi terrorizza

).
Affascinante il modo in cui King ha stabilito il funzionamento dei vari portali: da ognuno di essi parte un vettore (che non è stato creato dagli Antichi, dice in un punto, da chi?), questo vettore è da intendersi in senso fisico, cioè la rappresentazione di una forza… allora la Torre Nera da cui passano tutti i Vettori è il centro di tutte le forze? Forze che tra parentesi si stanno disfacendo, alterano la struttura del mondo, le direzioni, tutto. Quindi il mondo (tutti i mondi?) in rovina, andato (-i?) avanti. (colpa dei computer di Lud?)
Ed infine la dicotomia di Roland e Jack che vivono ciascuno nel proprio presente con due passati totalmente differenti
E ancora che dire della previsione di Andolini nel sogno di Eddie (p62): “Mille mondi Eddie, centomila e quel treno (Blaine?) passa attraverso tutti (??). se riesci a farlo partire, i tuoi sogni (direi incubi) sono solo all’inizio perché è un bel casino riuscire a disattivare quel congegno, un vero casino…”
Il sogno si riferiva a Blaine?
Blaine il Charlie Ciù Ciù (

quando ho letto la parte di Charlie, pensavo veramente esistesse un libro del genere… solo alla fine ho capito che me lo ricordavo dalla precedente lettura…) e la sua autrice Beryl Evans (

non cercate il nome come me sulla wiki, la tizia è una politica australiana)… la tipa ha conosciuto Blaine prima di scrivere di Charlie? E’ magari ancora viva, prigioniera nel Medio Mondo? Sarà una protagonista delle prossime storie?
E di nuovo una rosa (nell’erba viola) con all’interno tanti soli, un intero universo in un lotto abbandonato di NY (c’è da impazzire al pensiero)
Lud mi ricorda tutti quei film post atomici degli anni ’80, un misto di crudeltà ed ingenuità negli abitanti che paiono bambini abbandonati spaventati e crudeli, bisognosi di una guida che spieghi loro come dovrebbero comportarsi (lo stesso Tick Tock, che chiede a Jake dei computer dipolari e circuiti transitivi, lo fa per brama di conquista o per necessità di risposte?)
Ed in mezzo alla rovina della città La Culla: apparentemente bella, intatta, ma preclusa agli abitanti.
In essa c’è Blaine (altro “bambino” folle, abbandonato da mamma e papà, gli Antichi, ma che fine hanno fatto ‘sti antichi? E chi erano?), elevato dagli abitanti di Lud a ruolo di divinità (è una critica velata di King al potere che attribuiamo alle macchine?), che dispensa doni e castighi a caso (p529), anche Roland ad un certo punto lo tratta come un bambino istigandolo e sgridandolo.
E per ultimo (questa volta per davvero

) di nuovo lo “Straniero Senza Età”, chiamato anche Merlino o Maerlyn (… ma colui che non sono stato?)