sam ha scritto:Ho capito, sei stato molto chiaroa me non ha dato questa impressione ma capisco perfettamente il perché l'hai avuta! A me mancano le ultime 20 pagine ma aspetto domani mattina per finirlo perché ho troppa paura di notte da sola in casa
manuela ha scritto:Quattron22 ha scritto:Concordo con quello che dici Sam.
È un libro veramente magnifico, e l'unica pecca è appunto quello che dicevo nel mio precedente commento.
E, a tal proposito, ti faccio un esempio: "Lo stesso Louis aveva una mezza voglia di piangere. Gli venne d'improvviso un'idea pazzesca, ma in fondo attraente: avrebbe proposto di tornare indietro fino a Bangor [...] e sarebbe filato via a razzo [...]. Avrebbe fatto tutta una tirata verso Sud [...]. Ma prima di imboccare l'autostrada [...] si sarebbe fermato sul margine della carrozzabile per scaricare anche quel dannati gatto."
Mi è bastato aprire a caso ad una delle primissime pagine per trovare una frase di questo tipo. Non è tanto il tipo di frase, ma è il quante volte viene utilizzata. Questo intendo. Capisco che in questo caso c'era di mezzo il nervosismo per il viaggio (siamo all'inizio, ti ricorderai probabilmente di questa scena), il fatto che King dovesse sin da subito mostrare il lato umano e realistico dei suoi personaggi e magari anche la questione di dovere menzionare il gatto come elemento negativo,ma chi gli ha detto di seppellire il povero Church???se non sei nemmeno in grado di affrontare una bambina di 5 anni e dirle la triste realtà vai a ravanare i campi.è dalla prima grande c....che ha fatto che è derivato tutto il resto.Certo, se non lo avesse fatto,King non avrebbe scritto il libro in quella maniera ma vedere il gatto come foriero di tutta la sfiga possibile, proprio no. per una sorta di coerenza con quello che succederà, ma ci sono tantissime altre frasi di questa modalità.
Comunque, non è una cosa fondamentale ovviamente. Gliela più che perdono
Il fatto nudo e crudo è che l'aver "frequentato" il cimitero degli animali ha rafforzato tutte le forze "malefiche e negative" che si sono poi rafforzate attraverso Louis e le sue paure.Poi è successo quel che è successo.....ma poi,gli americani mettere almeno dei muri di cinta con cancello chiuso, non dico di blindare il giardino ma almeno impedire ai bambini di scappare in strada?
Io non vivrei sapendo di bambini di due anni in giardino senza nessuna protezione....
sam ha scritto:Ma Luis nemmeno lo sapeva che Church sarebbe tornato se lo seppelliva là,ma che c...dici Sam!!!!!e si sarebe fatto tutta quella scarpinata per cosa allora???? è stato del tutto inevitabile! Jud era spinto dalla forza del cimitero e Luis si è fidato ed è stato spinto anche lui a farlo ma non ha mai pensato razionalmente a quello che faceva perché si è reso conto di aver capito che Chirch sarebbe resuscitato solo a fatti compiuti quando effettivamente il gatto è tornato! Non credo che sia questione di non avere il coraggio di dirlo alla figlia come no!!!non ha avuto il coraggio...ti ricordi la telefonata con la bambina che gli ha chiesto del gatto???che cagasotto... ma più una forza che agito al posto suo! E poi mica poteva sapere che poi il potere del cimitero sarebbe cresciuto e l'avrebbe spinto a fare molto peggio! Finché era solo Church ad essere resuscitato lui non era nemmeno particolarmente cattivo, anzi si faceva accarezzare volentieri e dormiva con loro, sono loro che hanno sviluppato un senso di repulsione nei suoi confronti e hanno cominciato a dargli pedate e a non farlo più stare insieme a loro..
finito????agghiacciante, vero?Quattron22 ha scritto:manuela ha scritto:Quattron22 ha scritto:Concordo con quello che dici Sam.
È un libro veramente magnifico, e l'unica pecca è appunto quello che dicevo nel mio precedente commento.
E, a tal proposito, ti faccio un esempio: "Lo stesso Louis aveva una mezza voglia di piangere. Gli venne d'improvviso un'idea pazzesca, ma in fondo attraente: avrebbe proposto di tornare indietro fino a Bangor [...] e sarebbe filato via a razzo [...]. Avrebbe fatto tutta una tirata verso Sud [...]. Ma prima di imboccare l'autostrada [...] si sarebbe fermato sul margine della carrozzabile per scaricare anche quel dannati gatto."
Mi è bastato aprire a caso ad una delle primissime pagine per trovare una frase di questo tipo. Non è tanto il tipo di frase, ma è il quante volte viene utilizzata. Questo intendo. Capisco che in questo caso c'era di mezzo il nervosismo per il viaggio (siamo all'inizio, ti ricorderai probabilmente di questa scena), il fatto che King dovesse sin da subito mostrare il lato umano e realistico dei suoi personaggi e magari anche la questione di dovere menzionare il gatto come elemento negativo,ma chi gli ha detto di seppellire il povero Church???se non sei nemmeno in grado di affrontare una bambina di 5 anni e dirle la triste realtà vai a ravanare i campi.è dalla prima grande c....che ha fatto che è derivato tutto il resto.Certo, se non lo avesse fatto,King non avrebbe scritto il libro in quella maniera ma vedere il gatto come foriero di tutta la sfiga possibile, proprio no. per una sorta di coerenza con quello che succederà, ma ci sono tantissime altre frasi di questa modalità.
Comunque, non è una cosa fondamentale ovviamente. Gliela più che perdono
Il fatto nudo e crudo è che l'aver "frequentato" il cimitero degli animali ha rafforzato tutte le forze "malefiche e negative" che si sono poi rafforzate attraverso Louis e le sue paure.Poi è successo quel che è successo.....ma poi,gli americani mettere almeno dei muri di cinta con cancello chiuso, non dico di blindare il giardino ma almeno impedire ai bambini di scappare in strada?
Io non vivrei sapendo di bambini di due anni in giardino senza nessuna protezione....
Anche io avrei messo un muretto per stare più tranquillo.
Non dico che Louis abbia fatto la cosa giusta comunque riguardo Church, ma sicuramente, lo si voglia o no, è diventato un fattore negativo e questo intendo. Poi che Louis abbia sbagliato, visto le conseguenza, non ci sono dubbi (anche se la colpa è più di Jud).
Comunque , aspetto a leggere i vostri commenti sul finale, visto che ieri non ho finito il libro per lo stesso motivo di Sam![]()
Cercherò di finirlo a lezione o sulla metro sto pomeriggio
Locke ha scritto:Appena terminato.
Anche se di questo libro ricordavo tutto e quindi ciao effetto sorpresa, resta terrificante e davvero bello. Tra i migliori romanzi di King di sempre, cinico e cattivo.
I finali sono da sempre il punto debole del Nostro, ma ho sempre pensato che qui non c'è nulla da interpretare. Per me Rachel torna corrotta, come ogni animale o umano sepolto in quel terreno. Non si torna indietro, quando è finita...
Oz il gvande e tevvibile. Paura.
sam ha scritto:Hai sempre una capacità riassuntiva fantastica, l'ultima frase direi che dice tutto
Locke ha scritto:sam ha scritto:Hai sempre una capacità riassuntiva fantastica, l'ultima frase direi che dice tutto
Grazie Sam, è che sono sempre troppo sintetico.![]()
Però, scherzi a parte, trovo che la parte di Zelda sia quella che faccia più paura. Leggendo horror ci vogliono parecchi momenti di "sospensione della credibilità", ma le parti umane legate a malattie o simili... Lei in quel momento fa una gran paura alla piccola Rachel, ma che sofferenza sta provando? Poi King riesce a dipingere perfettamente i tratti dei personaggi e con la frase Oz il gvande e tevvibile riesce a farti paura. Ma è lo stato di Zelda a crearti inquietudine, no?
e se c'è il continuo scrivimi pet semetary 2 la vendetta!!!sam ha scritto:Scusami ma lui andava a prostitute, per quanto mi riguarda lei poteva farsi tutti gli uomini che voleva!ma il fatto che l'abbia sbattuto in faccia al marito in quel modo.....io ho avuto il dubbio che non fosse vero.Poi che lui fosse andato a zoccole è "quasi normale"...non dimenticare che si parla degli anni 50 ed era quasi un "obbligo" fare certe cose fuori di casa.
rimango dell'idea che sei vuoi mettere le corna al marito dovresti avere almeno il buongusto di escludere gli amici del povero cornuto.Stessa cosa a parti inverse.ma qua si sta andando off topic e locke ci cazzia....
Comunque concordo sui finali di King in generale ma questo ribadisco che è ottimo! È bello propio perché è aperto e non c'è il continuo!
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