Beh.. in on writing parla di alcuni episodi della sua vita, ed anche se non eccezionali in alcuni di essi ho notato qualche caratteristica presente in alcuni dei suoi romanzi (emarginazione, fanatismo religioso, pragmaticità..). Ma questo credo sia inevitabile per uno scrittore.
Non ha avuto un'infanzia facilissima, senza padre, spostandosi qua e la, ma nemmeno troppo complicata. Parafrasando una frase,mi pare, da Mucchio d'Ossa: lo scrittore è una persona che ha insegnato alla propria immaginazione come comportarsi male. (dopo anni ho scoperto che anche Cartesio ha detto qualcosa del genere a proposito della metafora)
Credo che proprio in quegli anni, mentre leggeva i suoi fumetti di fantascienza, e veniva attratto da certi film, abbia rivolto la sua fantasia verso un certo tipo di creazioni piuttosto che altre..
ok, probabilmente non rispondo a pieno alla domanda del topic
