sam ha scritto:manuela ha scritto:SAM,sei sempre in ritardo con il commento.....datti una mossa.
Sgrida rose ogni tantocomunque non l'ho letta, sono troppo dentro il bazar e, per quanto possa sembrare impossibile, questa settimana avevo un sacco di impegni e non sono proprio riuscita a leggere! Perciò attendere prego!
sam ha scritto:Beh faresti bene!a quanto pare sei l'unica in pari con la LDG o che ha voglia di commentare!
Terru_theTerror ha scritto:Commento seconda parte:
La tragedia è davanti a noi. L'orrore è inevitabile e tangibile, il senso di morte aleggia su tutti i personaggi. Ogni azione, ogni dialogo è come un sentiero in mezzo ad un bosco già tracciato e che già sappiamo dove ci concluderà: verso l'abominio peggiore. Non c'è speranza in questo libro, non c'è assoluzione. Tutte le valide motivazioni dei personaggi sono create dall'illusione e non sono altro che deboli scuse per concedersi alla mostruosità che li sta conducendo verso il baratro. ciao Terru,ieri ho voluto proprio rileggere l'ultima parte per aver ben chiara la situazione che lo porta a fare quello che ben sai....la forza di "quel posto"Spoiler: Mostra
Nell'assenza di speranza, sappiamo che non ci può essere un lieto fine, quello che non sappiamo però è quanto terribile può essere la conclusione di tutto ciò.
Voto: 9
Lunghi giorni e piacevoli letture,
T_theT
Quattron22 ha scritto:Ho concluso la seconda parte, mi manca l'ultima.
Confermo quello che avevo espresso nel commento alla prima parte.
Libro bellissimo, scritto magistralmente, che ha il proprio nucleo e la propria base nella disperazione. Dalla morte di Gage (penso di potere fare spoiler senza avvisare fino alla seconda parte visto che si tratta del gruppo apposito per la lettura) in poi, il libro ha preso una piega diversa. Se prima era drammatico, e si intuiva fra le righe in ogni momento che qualcosa di brutto sarebbe accaduto, adesso è divenuto folle, personaggi e vicende stanno diventando sempre più folli. Le varie sensazioni che ho provato nei diversi momenti sono davvero uniche, solo in It forse ho provato emozioni simili, il che è tutto dire.
Aspetto ora di concludere la terza ed ultima parte per ultimare il mio commento e recensire definitivamente il libro.
Posso aggiungere che per ora, l'unica pecca è data dalla forzatura dei "pensieri oscuri" del protagonista. Se in alcuni casi King ha fatto esprimere effettivamente i propri pensieri malvagi al suo personaggio, in altri casi ho notato un'eccessiva ricerca di antipatia, di pensiero maligno, non so se mi spiego. È come se King abbia voluto esagerare nel rendere pessimistico questo romanzo, in tutti i sensi, non solo per quanto riguarda le vicende stesse, ma anche relativamente ai personaggi, in particolare a Louis
Quattron22 ha scritto:Concordo con quello che dici Sam.
È un libro veramente magnifico, e l'unica pecca è appunto quello che dicevo nel mio precedente commento.
E, a tal proposito, ti faccio un esempio: "Lo stesso Louis aveva una mezza voglia di piangere. Gli venne d'improvviso un'idea pazzesca, ma in fondo attraente: avrebbe proposto di tornare indietro fino a Bangor [...] e sarebbe filato via a razzo [...]. Avrebbe fatto tutta una tirata verso Sud [...]. Ma prima di imboccare l'autostrada [...] si sarebbe fermato sul margine della carrozzabile per scaricare anche quel dannati gatto."
Mi è bastato aprire a caso ad una delle primissime pagine per trovare una frase di questo tipo. Non è tanto il tipo di frase, ma è il quante volte viene utilizzata. Questo intendo. Capisco che in questo caso c'era di mezzo il nervosismo per il viaggio (siamo all'inizio, ti ricorderai probabilmente di questa scena), il fatto che King dovesse sin da subito mostrare il lato umano e realistico dei suoi personaggi e magari anche la questione di dovere menzionare il gatto come elemento negativo,ma chi gli ha detto di seppellire il povero Church???se non sei nemmeno in grado di affrontare una bambina di 5 anni e dirle la triste realtà vai a ravanare i campi.è dalla prima grande c....che ha fatto che è derivato tutto il resto.Certo, se non lo avesse fatto,King non avrebbe scritto il libro in quella maniera ma vedere il gatto come foriero di tutta la sfiga possibile, proprio no. per una sorta di coerenza con quello che succederà, ma ci sono tantissime altre frasi di questa modalità.
Comunque, non è una cosa fondamentale ovviamente. Gliela più che perdono
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