boh sarò fatto storto e male, ma bravo e beato chi capisce più stefanuzzo bello.
premesso che non l'ho ancora finito e che
quanto sto per scrivere contiene un paio di spoiler per chi non ha ancora intrapreso il viaggio, ma dopo una partenza che lascia ottimamente sperare, king proprio non ce la fa a trattenersi dal farla narrativamente chilometri fuori dal vaso, e quello che più fa incacchiare è che lo fa a fronte di una perizia espressiva inopinabile.
il rimprovero stavolta parte dalla stessa copertina, che pure non è molto probabilmente una sua scelta editoriale e di marketing. per chi è oramai quel poco scafato e conosce bene il suo pollo, spoilera già tutto. non si poteva davvero trovare qualcosa di più vago e sfumato e altrettanto ammiccante ed evitare di farci da subito capire che il plot abbraccerà una deriva fantasy?! avrebbe tenuto più al lazo il lettore, destabilizzandolo maggiormente quando la detection inizia a vedersela col sovrannaturale. il quale lettore invece mangia già verso pagina 70 non solo la foglia, ma tutta la foresta quando entra in campo il mac guffin dell'ubiquità.
molto bello comunque il tragico e inatteso turnover davanti al tribunale, che faceva preludere svisceramenti sul senso e sulla profondità del lutto degni di un pet semetary (più che a it il mio pensiero è analogicamente andato a oz il gvande e tevvibile, e ho visto una qualche parentela tra grace e ellie creed), che vengono invece in gran parte disattesi, alla volta comunque di una riflessione sulla necessità comunitaria del capro espiatorio che avrebbe lasciato ammirato girard. ma fin qui si va avanti con fiducia. i personaggi, compresi quelli secondari, sono tratteggiati con maestria, la storia va dritta come un siluro e il senso di colpa che rende sfaccettato e problematico ralph è il numero vincente dell'insieme.
quel che lascia increduli e poco (e niente, per quel che mi compete) inclini al perdono è quanto accade a circa metà. dove king non trova di meglio da escogitare del fare calare dal comignolo il suo personaggio più detestabile di sempre, ormai assurto a eroina, e con un drag and drop dal trittico di finders keeper (dove già faceva venire le bolle da capo a piedi) erigerlo rovinosamente a protagonista per la quarta volta. dico rovinosamente perché arrivato alla chiamata di Alec a Holly lamaionese impazzisce e la perdita di interesse diventa assoluta nel giro di due pagine e si accantona il libro con un "ma che davero?". dico solo che dopo due settimane di pausa, lo riprendo dallo scaffale e porto di nuovo avanti per dovere e nella speranza che almeno stavolta holly venga finalmente fatta fuori (e anche fosse, king troverebbe comunque un modo di farla tornare dall'oltretomba).
già che ci sono, però, ne approfitto per domandare se qualcuno tra voi ha letto
laurie, il racconto disponibile su solo eboob che prelude al romanzo. e a questo punto vorrei anche capire se sono il solo a trovare questo personaggio quanto di più sbagliato king abbia fatto sgocciolare dalla biro.